la mafia dei baroni, articolo de l'espresso...uni.bari

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n3551
view post Posted on 21/1/2007, 17:28




guardate un pò l'articolo sull'espresso di che parla...e leggete un pò di nomi...

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/La...1927&ref=hpstr1

Bari offerta family
È come essere a un matrimonio, a una festa di famiglia: c'è il padre che ha appena messo a contratto la figlia, nella facoltà di cui è preside, senza alcun concorso (Vito e Giulio Maria Gallotta). C'è il vecchio professore di medicina (Riccardo Giorgino) che sta giudicando il cognato (Sebastio Perrini) di suo figlio Francesco. A uno stesso tavolo potrebbero sedersi otto invitati della stessa famiglia (Antonella, Fabrizio, Francesco Saverio, Giansiro, Gilberto, Lanfranco, Manuela e Stefania: tutti Massari), stesso cognome, stesso mestiere: professore universitario, facoltà di Economia. Il grande ricevimento si tiene all'Università di Bari, il luogo italiano per eccellenza dove il mondo accademico e gli affetti familiari tendono a fondersi. Nulla che sia stato dichiarato illegale. La Procura, però, vuol capire sin dove si sono spinti i sentimenti. E in un anno e mezzo ha aperto 18 inchieste. Gli otto Massari rappresentano per Bari (e probabilmente per l'Italia) un record assoluto. Seguono a ruota a quota sei i Dell'Atti e i Girone, capitanati dall'ex rettore Giovanni. Il proliferare di figli e dunque di cattedre ha provocato non pochi problemi alle casse dell'ateneo: stretta la cinghia, lo scorso anno non è stato bandito nemmeno un concorso da professore. Nel 2005 furono più di cento. E la parentopoli barese alimenta feroci sarcasmi. A Medicina, è scritto in alcune delle denunce anonime che riempiono le scrivanie della Procura, è scoppiato il 'caso Ottanta': è la somma di Antonio e Nicola Quaranta, padre e figlio. Il primo, eletto preside, ha lasciato due mesi fa al secondo (34 anni appena) la direzione della scuola di specializzazione. Era l'unico candidato. Tradizione questa assai diffusa: solo alla meta anche Pierluigi Passaro, fresco di nomina a ricercatore in gestione delle imprese. Il concorso era stato bandito dalla facoltà nella quale insegna suo padre, Marcello.

lo sapevamo gia direte voi hehehe...bhè è gia qualcosa che se ne parli noh... :shifty:
 
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MirellaQT
view post Posted on 8/2/2007, 18:51




E' sotto gli occhi di tutti, ogni tanto escono questi articoli o il servizio di striscia e poi buio.
Per chi vuole rinfescarsi la memoria basta fare una passeggiate nell'ateneo.
 
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regine
view post Posted on 15/2/2007, 12:23




Effettivamente questa situazione è ben più che scandalosa :angry: . Tuttavia credo sia il frutto di un mal costume diffuso in Italia e di una mentalità dalla quale nessuno di noi può sentirsi totalmente estraneo.
Pongo a tutti una domanda: se vi trovaste voi in qualità di figlio di, fratello di & co, rinuncereste a certe vantaggiose opportunità?
Il problema è proprio questo, capire quanto il senso di giustizia e di onestà sia radicato in noi e quanto sia importante nell'orientare le nostre azioni.
E' giusto che oggi anche i più meritevoli debbano procurarsi le famose "chiavi di San Pietro" per andare avanti? La famosa spintarella?
Denunciare le ingiustizie è sicuramente il primo passo verso il cambiamento, orientare la propria condotta nella direzione giusta senza accettare compromessi il secondo.
Eppure mi chiedo quanto questo è realmente possibile? E quante volte saremo chiamati a scegliere tra i nostri valori e"la pagnotta"? Alcuni di noi sceglieranno di morire di fame, altri no.
Ma è giusta una società che pone l'uomo di fronte a scelte di questo tipo?
Scusatemi, non volevo essere noiosa!
 
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realexa
view post Posted on 1/3/2007, 19:51




e vada pure bene ai figli dei baroni nominati baronetti ma che almeno abbiano il buon gusto di studiare
 
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grandaniele
view post Posted on 6/7/2007, 16:42




ho letto questo topic sulle baronie e sui concorsi universitari che affliggono le università italiane, non tutte, è auspicabile.
Il ministro dell'Università Fabio Mussi nell'intervista ad Espresso sostiene che inteverrà per stroncare questo meccanismo perverso.
La meritocrazia purtroppo è un principio non considerato in Italia, ma non riguarda solo l'ambito universitario, ma tutti i settori dell'amministrazione pubblica.
Perchè è un meccanismo che ostacola il controllo e il consenso della Politica.



comunque noi l'intervista la pubblichiamo nel nostro sito così rimane all'attenzione se il ministro Mussi non interviene come dice di fare !!
 
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4 replies since 21/1/2007, 17:28   2939 views
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