Effettivamente questa situazione è ben più che scandalosa
. Tuttavia credo sia il frutto di un mal costume diffuso in Italia e di una mentalità dalla quale nessuno di noi può sentirsi totalmente estraneo.
Pongo a tutti una domanda: se vi trovaste voi in qualità di figlio di, fratello di & co, rinuncereste a certe vantaggiose opportunità?
Il problema è proprio questo, capire quanto il senso di giustizia e di onestà sia radicato in noi e quanto sia importante nell'orientare le nostre azioni.
E' giusto che oggi anche i più meritevoli debbano procurarsi le famose "chiavi di San Pietro" per andare avanti? La famosa spintarella?
Denunciare le ingiustizie è sicuramente il primo passo verso il cambiamento, orientare la propria condotta nella direzione giusta senza accettare compromessi il secondo.
Eppure mi chiedo quanto questo è realmente possibile? E quante volte saremo chiamati a scegliere tra i nostri valori e"la pagnotta"? Alcuni di noi sceglieranno di morire di fame, altri no.
Ma è giusta una società che pone l'uomo di fronte a scelte di questo tipo?
Scusatemi, non volevo essere noiosa!